Film drammatico di François Ozon del 2014 che si ispira al romanzo della nota scrittrice statunitense Ruth Rendell (The New Girlfriend pubblicato nel 1985).
Seppur si tratti di un film francese l’ambientazione, i luoghi, la rappresentazione dei personaggi, ricorda moltissimo la cinematografia americana. Forse è appunto questo aspetto a fargli perdere qualcosa di peculiare, qualcosa di autentico, quel suo inseguire l’artificiosità di un certo cinema del Nord America. Questo in qualche modo può averne influenzato la realizzazione privandolo di quella naturalezza, di quell’intensità narrativa e attenzione alle sfaccettature dell’animo umano che ha sempre caratterizzato maggiormente il cinema europeo.
Il turbinio di ricerca di identità, di conoscenza e accettazione di se stessi che tormenta i due protagonisti Claire e David, finisce per smarrirsi senza approfondire e tutto rimane troppo confuso, nonostante l’evidente impegno di Romain Duris nell’interpretare la parte di un uomo travolto dalla sua incombente esigenza di femminilità. L’occasione appare persa, l’essere donna è ridotto a qualcosa di molto superficiale, sembra essere banalmente presentato con il fare shopping con le amiche, trucco, autoreggenti e parrucche.
La scena dell’incontro tra Claire e David-Virginia in ospedale inoltre è involontariamente quasi comica, assolutamente irreale e dunque non riesce a coinvolgere lo spettatore come dovrebbe o vorrebbe.
Qualcosa però resta nella mente dopo aver visto questo film, sicuramente la canzone di Nicole Croisille Une femme avec toi in Italia conosciuta nella versione Donna con te di Mia Martini.